UFO e fenomeni
connessi nella
Sicilia del 2000
Alessandro Lattanzio, Catania 26/10/2008

Nel 2007 secondo i dati raccolti dal Reparto Generale Sicurezza dell’Aeronautica Militare Italiana, sono stati tre i presunti avvistamenti di ufo nei cieli di Italia, uno in Sicilia. Nel 2006 il Reparto Generale Sicurezza dell'Aeronautica registrò, il 3 settembre, due segnalazioni di presunti avvistamenti di Ufo nel palermitano. Difatti, secondo il database dell’Aeronautica Militare, la zona dell’aeroporto di Punta Raisi è quella che, negli ultimi due anni, in Italia ha registrato il maggior numero di avvistamenti ufficiali di Ufo.
Il primo avvistamento riguarda un pilota civile che alle 18:47 di domenica 3 settembre 2006, a circa 1,3 km a Sud-Sud Est dell’aeroporto di Punta Raisi ha avvistato un oggetto luminoso ad una quota compresa tra i 200 e i 500 metri.
Il secondo oggetto è stato avvistato nella stessa giornata, verso le 21:15, da alcuni cittadini che nella zona tra Montagna Longa e Monte Saraceno, dietro l’aeroporto, hanno visto un oggetto luminoso muoversi in direzione di Carini.
La domenica 19 agosto 2007, alle 21:02, come indicato nei registri dell’Aeronautica Militare, presso la zona dell’aeroporto di Punta Raisi, due luci bianche sono state viste sfrecciare a una quota di 10 mila metri alla velocità del suono (Mach 1, ovvero 1000 km/h), da Ovest verso Est, con un movimento zigzagante.
Dal 1979, l’ufficio speciale preposto alla sicurezza dei cieli, dell’Aeronautica Militare, registra e controlla i fenomeni ritenuti inspiegabile che avvengono nei cieli italiani. Attraverso controlli incrociati sul traffico aereo (civile e militare) e sui movimenti delle sonde meteorologiche, esegue la verifica delle segnalazioni ricevute. Le segnalazioni di «oggetto volante non identificato» ritenute attendibili finiscono nei registri, pubblicati dal 2001.
Ma alcuni ricercatori ufologici privati parlano di ben sette avvistamenti di Ufo nei soli cieli del palermitano: almeno dal 2004 sono aumentati gli avvistamenti sulla costa palermitana. Inoltre, a luglio, a Lampedusa, vi è stato ciò che può essere definito un Incontro Ravvicinato del Primo Tipo. Afferma la testimone: «Rivedendo un filmato ripreso durante le vacanze, abbiamo visto un oggetto di forma discoidale che sfrecciava nel cielo. La cosa più impressionante è la velocità di quest’oggetto che, in un fotogramma, sembra quasi sdoppiarsi. Sono solitamente scettica ma la genuinità delle immagini è tale da non potere lasciare dubbi».
Di certo il fenomeno più interessante, in questi anni in Sicilia, riguarda gli eventi di Canneto di Caronia, dove si manifestano fenomeni elettromagnetici di origine sconosciuta. Ingegneri, ammiragli e generali, carabinieri, architetti, geologi e fisici si occupano da quattro anni di questo mistero. Grazie alle ricerche sul campo hanno costruito un database di 350 eventi fra: avvistamenti, rilievi di campi magnetici, bolle marine dal diametro di un chilometro, distese di melanzane colore arcobaleno, foto inspiegabili. Tutti fenomeni elencati su pagine elettroniche colorate: 100 pagine viola per malesseri e le decine di morie di animali; più di 100 pagine azzurre per gli avvistamenti di ‘Ufo’; 40 pagine in giallo per gli incendi; 100 pagine in verde per fenomeni d’origine elettronica ed elettromagnetica. Infine una relazione tecnica che elenca «numerose testimonianze di avvistamenti diurni e notturni di Ovni (Oggetti Volanti Non Identificati), di improvvisi bagliori e scie, di forti luminescenze nello specchio di mare compreso tra le Eolie, in particolare le Isole Alicudi e Filicudi e la costa di Caronia, che iniziano nel 2004 e si ripetono abbastanza spesso, fino a oggi...». E, come detto, foto con oggetti circolari volteggianti sulla dirimpettaia isola di Vulcano.
Si tratta di una foto scattata da un mezzo militare il 2 agosto del 2004. L’immagine indica due oggetti volanti sospesi sull’isola. Ingrandito e studiato il fotogramma in ogni dettaglio, i tecnici del Gruppo hanno concluso che non si tratta di un fotomontaggio. «Proprio perché sembrano due dischi volanti, procediamo con i piedi di piombo, in assenza di conclusioni scientificamente definite», commentava il coordinatore del Gruppo. Sempre il 2 agosto del 2004, un simile oggetto volante fu osservato sul cielo di Trapani, mentre il 29 luglio un altro dello stesso tipo venne avvistato su Rometta Marea, a pochi chilometri da Caronia.
A partire dal 2004 una serie di fenomeni anomali si è concentrata fra le Eolie e la costa di Caronia, segnata da incendi improvvisi, di elettrodomestici che si accendevano da soli, di suppellettili che s’incendiavano, di cellulari che si ricaricavano senza essere collegati a nulla e che sui display mostravano caratteri ignoti e, poi ancora, pen drive che si smagnetizzavano, bussole che impazzivano, cancelli automatici, sensori, rivelatori di fumo, allarmi delle automobili che si attivavano senza l’invio di comandi; per giungere all’implosione dei vetri di un’utilitaria e al foro su un parabrezza, «colpito dalla punta di un trapano invisibile».
Canneto di Caronia, da allora, è stata sottoposta ad una sorveglianza ai raggi X e di spie elettroniche impegnate a scoprire il perché di queste anomalie elettromagnetiche, che la magistratura ha archiviato nel 2007 come “un fenomeno di natura dolosa e umana”. Opera di un piromane a tutt’oggi ignoto; una spiegazione insufficiente per gli abitanti di Canneto che hanno dovuto lasciare per mesi le loro case.
Tra l’altro, un agricoltore del posto ha scattato parecchie foto che riprendono strani oggetti volanti, tra cui uno che, a metà agosto, inseguiva un elicottero della Protezione civile, poi costretto ad un atterraggio per avaria alle pale. Tutti documenti finiti nel database dei ricercatori del ‘Gruppo interistituzionale’, l’osservatorio dei fenomeni istituito con decreto della presidenza del Consiglio nel 2005. Tale organismo ha il suo quartier generale in un ufficio all’ottavo piano del palazzo della Regione siciliana, a Palermo. Il database avrebbe interessato anche i servizi segreti perché, secondo delle indiscrezioni, un documento relativo alle indagini consegnato alla Protezione civile e a Palazzo Chigi ipotizzerebbe l’esistenza di “test militari segreti o esperimenti alieni”.
Secondo i responsabili del gruppo istituzionale di ricerca, le cause del fenomeno sono di “origine artificiale”, delle “emissioni elettromagnetiche impulsive” capaci di generare “una grande potenza concentrata in frazioni di tempo estremamente ridotte”. E quale ne sarebbe la “fonte”? «Potrebbe anche trattarsi di applicazioni sperimentali di tecnologie industriali, non escludendo quelle finalizzate a recenti sistemi d’arma a energia elettromagnetica...». Magari esperimenti di una potenza militare.
Comunque la “fonte” potrebbe trovarsi in fondo al mare, sott’acqua, perciò è stata installata una rete di telecamere e termocamere agli infrarossi e di sensori intorno a Canneto, lungo la costa e sulle Eolie, nel tentativo di localizzare, non solo l’eventuale piromane (comunque mai scovato), ma “l’impulso sorgente proveniente dal mare”. Queste reti automatiche di rivelazione sono state collegate, per tre anni, ai computer del gruppo di ricerca, posti nell’appartamento di una delle vittime di Cannetto. Per continuare l’attività sarebbe bastato spostare le attrezzature, del valore di 150 mila euro, in un altro edificio, posto vicino al mare, ma il monitoraggio è stato interrotto e le apparecchiature riposte nel magazzino del Comune di Caronia. Eppure la rete di sorveglianza «consentiva di rilevare molteplici dati attorno ai fenomeni. (…) Volevamo installare altri sensori anche alle spalle di Caronia, sulle vallate interne, a Lipari e Salina, per creare una rete capace di individuare il “punto sorgente”», afferma il responsabile del gruppo di ricerca Prof. Venerando. Tra l’altro, nel 2007, 17 parlamentari hanno avanzato un’interpellanza, in Senato, per ripristinare il monitoraggio.

Riferimenti:
CUN Sicilia
UFO CTline
CISU Sicilia
Koroljov

 

La classificazione degli avvistamenti UFO
A cura di A. Lattanzio

Joseph Allen Hynek
Per catalogare gli avvistamenti UFO, lastronomo dr. Joseph Allen Hynek, fondatore dellufologia scientifica propose una classificazione di 6 tipologie di avvistamento UFO:
Luci Notturne: ovvero fonti luminose dal comportamento apparentemente intelligente, avvistate nel cielo notturno.
Oggetti o Dischi Diurni: oggetti solidi che effettuano manovre aeree inconcepibili per i normali aeromobili; come voli dalle traiettorie a scatti o zigzaganti, accelerazioni e decelerazioni improvvise, virate ad angolo retto, oscillazioni, rotazioni e fluttuazioni a "foglia morta".
Radar Visuali: rilevamento su schermi radar di oggetti volanti che presentano le caratteristiche sopra descritte. 

Incontri Ravvicinati
Primo Tipo (IR-1)
: osservazione di UFO a meno di duecento metri di distanza.
Secondo Tipo (IR-2): osservazione di UFO a meno di duecento metri di distanza con rilevazioni di effetti fisici come tracce nel terreno, effetti elettromagnetici, effetti luminosi insoliti, effetti su animali o sui testimoni.
Terzo Tipo (IR-3): osservazione di UFO e dei loro presunti "occupanti". Generalmente entit animate daspetto umanoide.
Dopo la morte di Hynek, nel 1986, furono aggiunte altre categorie, anche se non tutte sono state accettate dalla comunit ufologia.
Quarto Tipo: sono i presunti casi di rapimento da parte degli UFO.
Quinto Tipo: presunti rapporti sessuali con entit extraterrestri.
Sesto Tipo: decesso del testimone a causa dell'avvistamento.
Settimo Tipo: indica le conseguenze psicologiche nei testimoni degli incontri ravvicinati del quarto tipo.

Il Caso Luigi Rapuzzi
Alessandro Lattanzio, Catania 26/10/2008  

Le entità del caso Rapuzzi

Il Caso Luigi Rapuzzi riguarderebbe il primo caso dIncontro Ravvicinato del Terzo Tipo in Italia, sebbene Rapuzzi (in arte Johannis; era uno scrittore di fantascienza) avesse rivelato levento nel 1964, 17 anni dopo il fatto.
Alle 09.14 del 14 agosto 1947, mentre percorre un sentiero di montagna sul massiccio centrale Carnico, il professor Rapuzzi vide davanti un disco volante rosso acceso "incastrato" in un crepaccio. Loggetto aveva un diametro di 10 metri ed era sormontato da una cupola centrale con un'antenna telescopica.
Avvicinatosi all'oggetto, scorse due personaggi alti 1,30 metri che indossavano una tuta color blu che sembrava fatta di plastica, con una cintura ed un collare di colore rosso, le teste erano sproporzionatamente grandi rispetto al corpo e indossavano una specie di passamontagna marrone. La pelle dei loro volti appariva di colore verde ed il naso sembrava diritto e la bocca appariva un'incisione. Gli occhi erano enormi, color giallo-verde, sporgenti e rotondi con la pupilla verticale come quella dei gatti.
Sorpreso il professor Rapuzzi chiese alle creature di identificarsi, ma il professore vide uno degli esseri estrarre dalla cintura un'arma da cui usc uno sbuffo di fumo che lo gett al suolo. I due umanoidi si avvicinarono alluomo e gli presero la piccozza che aveva con s. Solo in quel momento Rapuzzi si accorse che le mani dei due alieni avevano otto dita ognuna; inoltre il professore osserva che i due ansimano come se avessero fatto una corsa.
Infine le due creature si arrampicarono sul loro apparecchio che, qualche minuto dopo, decoll e scomparve. Rapuzzi not che oltre alla piccozza, gli esseri avevano preso alcuni elementi dalluminio del suo equipaggiamento.
Il professore trov altri due testimoni, un anziano ed un ragazzino, che confermarono di aver visto nello stesso giorno un oggetto che poteva somigliare a un aeroplano; il primo alle 8,30 del mattino aveva notato un globo rosso trasportato dal vento e il secondo vide, alle 10, una palla rossa come quelle che ci sono alla fiera alzarsi a rapidit fulminea e sparire nel cielo.
Il Professor Rapuzzi mor a Milano il 21 settembre 1968.
Nota curiosa: pare che il professor Rapuzzi abbia conosciuto il famoso contattista* George Adamski cui diede un dattiloscritto intitolato "I Signori della Fiamma", un romanzo che lo scrittore voleva pubblicare in una sua trilogia di fantascienza. A quanto pare, Adamski trattenne il dattiloscritto e ne fece la base delle sue affermazioni sui suoi viaggi a bordo di astronavi aliene.

*Contattista, colui che dichiara di avere frequenti contatti con extraterrestri.

Fonti:
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